Non l’ha pensato solo Francesco Guccini.  Il nonno Attilio Fontana, ventenne e intraprendente sognatore durante la nevicata del 1913, stava già cercando il posto dove avrebbe posto le fondamenta del suo nuovo prosciuttificio. E infatti, vedendo il pluripremiato fotografo montagnanese Carlo Gallo che armeggiava con il suo prezioso dagherrotipo per ricavare delle immagini delle mura, lo pregò di prendere una posa del mastio di San Zeno, proprio dall’angolo di Via Campana dove sorse, un paio di lustri dopo, l’attuale stabilimento.

Ecco, se Attilio Fontana avesse previsto che la terza e quarta generazione si sarebbe messa in posa, quasi cent’anni dopo, sotto la torre di Ezzelino, avrebbe certamente pensato di farsi fare da Carlo Gallo un ritratto fotografico assieme a suo fratello Giovanni, a testimonianza della prima generazione di Prosciuttai Fontana.