Prosciuttai dal 1919

La nostra storia

1919 – Fondazione

Nel 1919 Attilio Fontana (1893-1970) rileva dallo zio Girolamo “Momi” Vecchietti l’Antica Salumeria Zanella, situata nelle storiche cantine a volta tuttora visibili sotto l’austero, omonimo palazzo di Piazza Vittorio Emanuele II. Lì il giovane garzone di bottega, con il fratello, inizia la sua attività imprenditoriale nella città murata dove produce i salumi tipici della zona (celeberrima, fra gli altri, era la “bondiola di Montagnana”) e in particolare il prosciutto crudo per il proprio negozio.

1926 – Il nuovo stabilimento

Nei primi anni ’20 la famiglia Fontana si allarga con la nascita di Angelo Luigi (1921) e Giovanni (1923) figli di Attilio e della giovane sposa Maria e negli stessi anni famiglia e azienda si spostano nell’attuale sede di via Campana, progettata dall’Ing. Paolo Emilio Zanella.
Lo stabilimento fu costruito nella zona produttiva che ospitava anche l’antica conceria e la nuova fabbrica del ghiaccio Pomello Chinaglia.
La nuova collocazione, appena fuori dalle mura di Montagnana, garantiva, all’epoca un’agevole movimentazione delle merci e prevedeva maggior spazio per la macellazione e la lavorazione dei salumi.

1933 – L’esportazione all’estero

Attraverso le vie commerciali privilegiate del Mediterraneo, fin dai primi anni di attività, la Attilio Fontana è stata protagonista della distribuzione dei propri prodotti nel Nordafrica.
Anche il Sudamerica ha sempre rappresentato un mercato privilegiato per il prestigioso prodotto veneto con numerosi scambi che hanno permesso di stringere forti relazioni e partnership durature.

1939 – La scissione

Attilio Fontana e il fratello si dividono. Quest’ultimo si trasferisce a Este dove fonda un nuovo salumificio tutt’ora esistente. A quel tempo erano impiegate circa venti persone e si rese necessario un ampliamento dello stabilimento per allargare la sala spedizioni e realizzare un magazzino di stoccaggio. In questo periodo iniziano a interessarsi dell’azienda anche i figli adolescenti del fondatore.

1945 – Il dopoguerra e l’Associazione Industriali

L’azienda ha percorso non senza poche difficoltà il periodo bellico. La requisizione periodica dello stabilimento, di alcuni mezzi e l’esclusivo approvvigionamento delle truppe sono testimoniati dai numerosi documenti presenti nell’archivio di famiglia.

La Attilio Fontana Prosciutti già nel 1928 aveva aderito alla Confederazione Generale dell’Industria Italiana, ente soppresso e rifondato nel dopoguerra quale Associazione degli Industriali della Provincia di Padova. L’ azienda fu una delle prime 25 imprese padovane iscritte.

1955 – La seconda generazione

Angelo Luigi, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, e Giovanni prendono le redini dell’azienda nel 1955, facendosi accompagnare da Attilio nelle prime delicate fasi in cui effettuano anche un ampliamento dello stabilimento. Tra il 1960 e il 1962, infatti, la sede fu ampliata, su progetto dell’ing. Dino Ziglio, innalzando il secondo piano per la costruzione di un locale da dedicare alla stagionatura dei soli prosciutti. I materiali e i metodi di costruzione, innovativi per l’epoca, sono stati utilizzati dalle maestranze dell’impresa costruttrice Flavio Danielli. Nel 1962, appena quarantenne, scompare Angelo Luigi. Giovanni, rimasto solo alla guida dell’azienda, decide di non continuare con l’attività di macellazione e di salumificio e sceglie di specializzarsi nella sola lavorazione e stagionatura di prosciutti crudi.

1962 – Anni ’60 e ’70

Con l’ulteriore specializzazione verso la produzione del solo Prosciutto Veneto e con l’accompagnamento del sempre vigile fondatore, dopo la metà del secolo scorso l’azienda si è caratterizzata per l’attenzione al gruppo e ai lavoratori, di cui sono testimonianza le numerose gite organizzate a beneficio di tutti. Lago d’Iseo, Redipuglia, Trieste, San Pellegrino Terme e Arena di Verona per assistere a spettacoli lirici, sono solo alcune mete di quegli anni; location di veri e propri team building per conoscersi tra colleghi e condividere esperienze lontane dal quotidiano lavoro in azienda.

1980 – I nipoti

Negli anni ’80 entrano ufficialmente in azienda Attilio e Giorgio, i figli maggiori di Giovanni, e insieme rilevano le quote del prosciuttificio che facevano riferimento agli eredi di Angelo Luigi, lanciati verso altre carriere.

Fin dai primi anni Attilio è responsabile commerciale e di produzione, mentre Giorgio segue l’amministrazione, continuando a produrre e far conoscere il prosciutto nelle botteghe e nei ristoranti di tutto il Veneto e dell’intera nazione.

1992 – Il premio “Dino Villani”

La Attilio Fontana Prosciutti riceve dall’Accademia Italiana della Cucina il premio “Dino Villani” per “la qualità del prodotto nella tradizione alimentare nel campo dei prosciutti crudi”. Si tratta di uno dei più prestigiosi riconoscimenti italiani, riservato ai titolari di aziende che si distinguono da tempo nella valorizzazione dei prodotti alimentari di altissimo livello.

1995 – Gli anni ’90

Nel 1995 il prosciuttificio viene quasi totalmente ristrutturato per adeguarsi alle nuove normative igienico sanitarie europee recepite dall’ordinamento dello stato italiano.
Nel 1996, con l’attribuzione al Prosciutto Veneto della Denominazione di Origine Protetta da parte dell’Unione Europea, il Consorzio del Prosciutto Veneto, nato nel 1971, diventa l’Ente preposto alla promozione e alla tutela del prodotto a livello nazionale ed internazionale. Nel ruolo di Presidente, nel 1999, è eletto Attilio Fontana jr che viene confermato alla guida per tre mandati.

Gli anni 2000 si aprono con l’ingresso in azienda del terzo figlio di Giovanni, Pietro, che nel 2002 dopo la laurea in Scienze Agrarie e Forestali e un’esperienza di qualche anno come ricercatore all’Istituto Sperimentale del Tabacco, inizia a occuparsi della produzione e diviene il responsabile del punto vendita diretto presso lo stabilimento.

2001 – Il nuovo secolo e gli eventi sul Prosciutto Veneto DOP

La tradizione produttiva montagnanese ha reso necessaria la creazione di un evento che celebrasse il Prosciutto Veneto DOP e che ha visto la sua realizzazione dapprima nella “Festa del Prosciutto” poi, dal 2013, in “Montagnana in Festa – Prosciutto Veneto DOP”. Una manifestazione unica dedicata alla promozione del pregiato prodotto dell’intero comparto, che si tiene a maggio di ogni anno nella suggestiva ambientazione all’interno delle mura del centro storico della città.

Si inizia a pensare anche alle celebrazioni del centenario dell’azienda ricostruendo le tappe fondamentali della storia della Attilio Fontana Prosciutti. Storia raccontata anche attraverso le etichette e che viene riscoperta e valorizzata anche attraverso l’evoluzione nella presentazione grafica.

2019 – Il centenario e l’ingresso della quarta generazione

16 febbraio 1919 – 16 febbraio 2019. Con le celebrazioni del centenario inizia anche il percorso di ingresso della quarta generazione con Giacomo, figlio di Giorgio e unico erede, che comincia ad interessarsi all’azienda di famiglia per far continuare la tradizione nata con il bisnonno Attilio e seguirne le orme. Bisogna gestirla con grande attenzione e serietà, continuando la formazione puntuale dei maestri prosciuttai che vi lavorano con passione e professionalità.

Così come Giovanni Fontana istruiva Guerrino Lazzarin e Cesare Andriolo nel processo di stuccatura, oggi Attilio, Giorgio, Pietro e Giacomo seguono in prima persona tutte le fasi aziendali, continuando la secolare tradizione di famiglia con Giorgio Oliviero, Aldo Rosina, Marco Garbin e Nicola Saggioro, l’attuale squadra del Prosciuttificio Fontana.

Il centenario è anche occasione di revisione dell’immagine aziendale, per mostrarsi sempre più al passo con i tempi e attenti anche agli aspetti visivi e colmi di significato del marchio. Un ritrovato slancio per confermare l’identità artigiana di un prodotto di alta qualità.

Prosciuttai dal 1919

La nostra storia

1919 – Fondazione

Nel 1919 Attilio Fontana (1893-1970) rileva dallo zio Girolamo “Momi” Vecchietti l’Antica Salumeria Zanella, situata nelle storiche cantine a volta tuttora visibili sotto l’austero, omonimo palazzo di Piazza Vittorio Emanuele II. Lì il giovane garzone di bottega, con il fratello, inizia la sua attività imprenditoriale nella città murata dove produce i salumi tipici della zona (celeberrima, fra gli altri, era la “bondiola di Montagnana”) e in particolare il prosciutto crudo per il proprio negozio.

1926 – Il nuovo stabilimento

Nei primi anni ’20 la famiglia Fontana si allarga con la nascita di Angelo Luigi (1921) e Giovanni (1923) figli di Attilio e della giovane sposa Maria e negli stessi anni famiglia e azienda si spostano nell’attuale sede di via Campana, progettata dall’Ing. Paolo Emilio Zanella.
Lo stabilimento fu costruito nella zona produttiva che ospitava anche l’antica conceria e la nuova fabbrica del ghiaccio Pomello Chinaglia.
La nuova collocazione, appena fuori dalle mura di Montagnana, garantiva, all’epoca un’agevole movimentazione delle merci e prevedeva maggior spazio per la macellazione e la lavorazione dei salumi.

1933 – L’esportazione all’estero

Attraverso le vie commerciali privilegiate del Mediterraneo, fin dai primi anni di attività, la Attilio Fontana è stata protagonista della distribuzione dei propri prodotti nel Nordafrica.
Anche il Sudamerica ha sempre rappresentato un mercato privilegiato per il prestigioso prodotto veneto con numerosi scambi che hanno permesso di stringere forti relazioni e partnership durature.

1939 – La scissione

Attilio Fontana e il fratello si dividono. Quest’ultimo si trasferisce a Este dove fonda un nuovo salumificio tutt’ora esistente. A quel tempo erano impiegate circa venti persone e si rese necessario un ampliamento dello stabilimento per allargare la sala spedizioni e realizzare un magazzino di stoccaggio. In questo periodo iniziano a interessarsi dell’azienda anche i figli adolescenti del fondatore.

1945 – Il dopoguerra e l’Associazione Industriali

L’azienda ha percorso non senza poche difficoltà il periodo bellico. La requisizione periodica dello stabilimento, di alcuni mezzi e l’esclusivo approvvigionamento delle truppe sono testimoniati dai numerosi documenti presenti nell’archivio di famiglia.

La Attilio Fontana Prosciutti già nel 1928 aveva aderito alla Confederazione Generale dell’Industria Italiana, ente soppresso e rifondato nel dopoguerra quale Associazione degli Industriali della Provincia di Padova. L’ azienda fu una delle prime 25 imprese padovane iscritte.

1955 – La seconda generazione

Angelo Luigi, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, e Giovanni prendono le redini dell’azienda nel 1955, facendosi accompagnare da Attilio nelle prime delicate fasi in cui effettuano anche un ampliamento dello stabilimento. Tra il 1960 e il 1962, infatti, la sede fu ampliata, su progetto dell’ing. Dino Ziglio, innalzando il secondo piano per la costruzione di un locale da dedicare alla stagionatura dei soli prosciutti. I materiali e i metodi di costruzione, innovativi per l’epoca, sono stati utilizzati dalle maestranze dell’impresa costruttrice Flavio Danielli. Nel 1962, appena quarantenne, scompare Angelo Luigi. Giovanni, rimasto solo alla guida dell’azienda, decide di non continuare con l’attività di macellazione e di salumificio e sceglie di specializzarsi nella sola lavorazione e stagionatura di prosciutti crudi.

1962 – Gli anni ’50 e ’60

Con l’ulteriore specializzazione verso la produzione del solo Prosciutto Veneto e con l’accompagnamento del sempre vigile fondatore, dopo la metà del secolo scorso l’azienda si è caratterizzata per l’attenzione al gruppo e ai lavoratori, di cui sono testimonianza le numerose gite organizzate a beneficio di tutti. Lago d’Iseo, Redipuglia, Trieste, San Pellegrino Terme e Arena di Verona per assistere a spettacoli lirici, sono solo alcune mete di quegli anni; location di veri e propri team building per conoscersi tra colleghi e condividere esperienze lontane dal quotidiano lavoro in azienda.

1980 – I nipoti

Negli anni ’80 entrano ufficialmente in azienda Attilio e Giorgio, i figli maggiori di Giovanni, e insieme rilevano le quote del prosciuttificio che facevano riferimento agli eredi di Angelo Luigi, lanciati verso altre carriere.

Fin dai primi anni Attilio è responsabile commerciale e di produzione, mentre Giorgio segue l’amministrazione, continuando a produrre e far conoscere il prosciutto nelle botteghe e nei ristoranti di tutto il Veneto e dell’intera nazione.

1992 – Il premio “Dino Villani”

La Attilio Fontana Prosciutti riceve dall’Accademia Italiana della Cucina il premio “Dino Villani” per “la qualità del prodotto nella tradizione alimentare nel campo dei prosciutti crudi”. Si tratta di uno dei più prestigiosi riconoscimenti italiani, riservato ai titolari di aziende che si distinguono da tempo nella valorizzazione dei prodotti alimentari di altissimo livello.

1995 – Gli anni ’90

Nel 1995 il prosciuttificio viene quasi totalmente ristrutturato per adeguarsi alle nuove normative igienico sanitarie europee recepite dall’ordinamento dello stato italiano.
Nel 1996, con l’attribuzione al Prosciutto Veneto della Denominazione di Origine Protetta da parte dell’Unione Europea, il Consorzio del Prosciutto Veneto, nato nel 1971, diventa l’Ente preposto alla promozione e alla tutela del prodotto a livello nazionale ed internazionale. Nel ruolo di Presidente, nel 1999, è eletto Attilio Fontana jr che viene confermato alla guida per tre mandati.

Gli anni 2000 si aprono con l’ingresso in azienda del terzo figlio di Giovanni, Pietro, che nel 2002 dopo la laurea in Scienze Agrarie e Forestali e un’esperienza di qualche anno come ricercatore all’Istituto Sperimentale del Tabacco, inizia a occuparsi della produzione e diviene il responsabile del punto vendita diretto presso lo stabilimento.

2001 – Il nuovo secolo e gli eventi sul Prosciutto Veneto DOP

La tradizione produttiva montagnanese ha reso necessaria la creazione di un evento che celebrasse il Prosciutto Veneto DOP e che ha visto la sua realizzazione dapprima nella “Festa del Prosciutto” poi, dal 2013, in “Montagnana in Festa – Prosciutto Veneto DOP”. Una manifestazione unica dedicata alla promozione del pregiato prodotto dell’intero comparto, che si tiene a maggio di ogni anno nella suggestiva ambientazione all’interno delle mura del centro storico della città.

Si inizia a pensare anche alle celebrazioni del centenario dell’azienda ricostruendo le tappe fondamentali della storia della Attilio Fontana Prosciutti. Storia raccontata anche attraverso le etichette e che viene riscoperta e valorizzata anche attraverso l’evoluzione nella presentazione grafica.

2019 – Il centenario e l’ingresso della quarta generazione

16 febbraio 1919 – 16 febbraio 2019. Con le celebrazioni del centenario inizia anche il percorso di ingresso della quarta generazione con Giacomo, figlio di Giorgio e unico erede, che comincia ad interessarsi all’azienda di famiglia per far continuare la tradizione nata con il bisnonno Attilio e seguirne le orme. Bisogna gestirla con grande attenzione e serietà, continuando la formazione puntuale dei maestri prosciuttai che vi lavorano con passione e professionalità.

Così come Giovanni Fontana istruiva Guerrino Lazzarin e Cesare Andriolo nel processo di stuccatura, oggi Attilio, Giorgio, Pietro e Giacomo seguono in prima persona tutte le fasi aziendali, continuando la secolare tradizione di famiglia con Giorgio Oliviero, Aldo Rosina, Marco Garbin e Riccardo Oliviero, l’attuale squadra del Prosciuttificio Fontana.

Il centenario è anche occasione di revisione dell’immagine aziendale, per mostrarsi sempre più al passo con i tempi e attenti anche agli aspetti visivi e colmi di significato del marchio. Un ritrovato slancio per confermare l’identità artigiana di un prodotto di alta qualità.